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Due lampadine accese
Due piani di pensiero
Due punti apri le virgole
Sono solo due parole
Sarò sincero
Per tutto quello che ero
Per i due soldi che ti devo
Siamo tutti almeno due
Un riflesso, un alter ego
Due parti, io e la mia ombra
Luce buio, bene male
Mattino presto o notte fonda
Io che ti racconto, e tu la lei che ascolta
Come i punti esclamativi per ciò che conta
Come le parentesi per ciò che non importa
Spegni le parole
Due occhi chiusi
Un dito sulla bocca
Due orecchie
Ascolta
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2. |
TqE - Lampioni
03:39
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Non so spiegarmi dove va (non so spiegarti come va)
Il cerchio gira anche per noi (il cerchio gira anche per noi)
E dalla terra nasce un fuoco (e dalla terra nasce un fuoco)
E dalla terra nasce un fuoco
Ma perso nel buio
Nascosto nel buio
Nascosto nel buio cerco
Il modo giusto
Tra mille vestiti da sera (e i lampioni spenti a Lisbona)
Tra mille crociere su tela (e i tuoi occhiali tartaruga)
Tra i lampioni spenti a Lisbona
E tu la chiami fortuna?
Non so spiegarmi dove va (non so spiegarti dove va)
Che cosa pensi che ci sia (non so spiegarti come va)
Prestami un libro per sta sera (che cosa pensi che ci sia)
Fammi il caffè per domattina
Ma perso nel buio
Nascosto nel buio
Nascosto nel buio cerco
Il modo giusto
Tra mille vestiti da sera (e i lampioni spenti a Lisbona)
Tra mille crociere su tela (e i tuoi occhiali tartaruga)
Tra i lampioni spenti a Lisbona
E tu la chiami fortuna?
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3. |
TqE - Vabbè
03:11
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Dentro questi occhi di vetro
Vorrei essere un chiromante
Dirti come andrà a finire
Tenermi tutte le tue magliette
E ce ne sono tante
In fondo a me
Sei libera di fare quello che vuoi
Ho i polmoni annodati, slegali se puoi
Perché se ti cerco perdo fiato e non ci sei
Io me ne vado per i cazzi miei
Per i cazzi miei
Guarda come traballa la città vista da questo bar
E sul mio conto sei bicchieri e qualche paura che se ne va
E non riesco più ad abituarmi all'odoraccio che c'è
Quando esco da quella panetteria che sa sempre di te
E non riesco più ad abituarmi al casino che c'è
Nel locale che ti fa così schifo dove tutti sono felici
Ma solo fino alle tre
Fino alle tre
In mezzo alle tue braccia di cera
Vorrei sentirmi una famosa cantante
Di quelli che ti esplorano fino in fondo con una sola canzone
Senza farti capire niente
E ce ne sono tanti
Meglio di me
Puoi diventare ciò che vuoi
Ho dimenticato le chiavi, aprimi se puoi
Perché se ti cerco e stai lì dove sei
Io me ne torno dentro i fatti tuoi
Dentro i fatti tuoi
Guarda come traballa la città vista dalla mia età
Occhiali da sole, denti stretti e tanta ansia di come sarà
E non riesco più ad abituarmi a tutti quei programmi sui Rai Tre
Da finti intellettuali che però piacciono molto a te
E non riesco più ad abituarmi a tutta quella polvere
Che rimane lì sui tasti neri del piano
Del piano, e vabbè
E vabbè
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4. |
TqE - I miei polsi
03:05
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Sta volta prendiamo la bici e si va
Su quella strada che diventa terra
Di fianco alla panchina e alla fontana
Ho visto noi qualche anno fa
Le calze slacciate
Le scarpe bucate
Le teste sudate
Le labbra consumate
Hai paura del prossimo secondo?
Le nostre tasche sono piene di frutta amore mio
Hai paura del prossimo minuto?
I nostri occhi e i nostri cuori oggi solo oggi sono pieni
Di quello che ci va
Ci sarà tempo per cento scelte
Ci sarà tempo per cento indecisioni
Ma ne vale davvero la pena?
Il gioco vale la candela?
Ma tu prendi i miei occhi che non voglio più pensare
Ma tu prendi i miei polsi che non voglio che cantare
Sta volta prendiamo la bici e si va
Anche se forse non era normale
A me piaceva guardare
Il fondersi dei nostri capelli
Alla luce del sole
L'equilibrio del fondersi dei nostri capelli
Alla luce del sole
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5. |
TqE - Il mago
04:31
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Lui gesticolava, le sue mani sembravano bacchette
Dirigeva e faceva magie parlando di cose a cui nessuno frega niente
Staccava la spina al mondo, esplodeva mille pensieri al secondo
E sembrava un deficiente, un deficiente
Lei lo ascoltava con gli occhi sorridenti
E non gliene fregava un cazzo di tutti quegli argomenti
Eppure non aveva corrente
E fermando tutto si divorava i giudizi e i pregiudizi degli altri
E le parole di quell'idealista
Con trecentocinquanta punti di vista
Come mani nella luna
Come stelle in un calvario
Come un palloncino in aria
O una caduta all'incontrario
E parlava e parlava, i suoi discorsi erano senza fine
E cercava, cercava un senso, il suo fine
Lui sentiva qualsiasi voce ma non ascoltava nessuno
Credeva solo nel suo cielo, tempesta o sereno che fosse
Dava vita alla vita come dopo il singhiozzo, come dopo il singhiozzo un colpo di tosse
E guardava solo lei tutto il giorno non perché era sola
Ma perché era la sola
Come un pensiero se ci si crede
Come i tuoi ogni anniversario
Come l'acqua se si ha sete
O un pullman se è in orario
E cantava e sognava, e prendeva in giro la vita
Ed evitava ogni problema, aveva sempre, sempre, sempre, sempre una via d'uscita
Ma proprio nel momento in cui tutto sembrava vero
Il mago illudeva tutti e faceva sparire le carte
Si nascondeva e finiva il suo numero a metà
Perché per lui affrontare la realtà avrebbe significato perdere
Lei lo sapeva e ogni volta aspettava in un finale diverso
E non ci sperava più ma aspettava lo stesso
Aspettava lo stesso
Come Attack tra le dita
Come sedie quando si è stanchi
Come lei che attende lui o le biro
Quando provi a scrivere sui banchi
E fuggiva e fuggiva con il suo mazzo di carte in tasca
E ritornava, ritornava sempre sempre sempre con lei e il suo sorriso in testa
Il mago era molto bravo ma lui, lui non lo sapeva
Faceva dei trucchi che nessuno neanche immaginava
Parlava di cose di cui nessuno era mai certo
Abitava in un mondo che solo lei, solo lei, solo lei aveva scoperto
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6. |
TqE - Te quiero Euridice
03:12
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Non voltarti ti prego, non voltarti adesso
Ho lasciato tutto quel che ho di me nel tuo cassetto
Non aprirlo ti prego, non aprirlo adesso
Nascondi il tuo sogno e se avrai fiducia si realizzerà
E continua a cantare di me, e continua a cantare di me
Anche se non esisto più
E continua a parlare di me, e continua a chiedere di me
Anche se non ti cerco più
Te quiero Euridice, e questo sguardo precoce
Che non dovrei sputarti in faccia e invece è qua
Te quiero Euridice, e il mio sguardo ti dice:
Volevo solo portarti con me, con me,
Com'è, com'è, com'è, com'è, com'è, com'è, com'è,
Com'è, com'è, com'è, com'è, com'è, com'è…
Com'è che non ritorni più?
Seguimi ti prego, non seguirmi in silenzio
Hai lasciato anche la tua voce nel mio cassetto
E voglio aprirlo ora, voglio aprirlo adesso
Se poi sparisci, se poi sparisci fa lo stesso
Non perdere la testa adesso, non perdere la rotta adesso
Ci sono anche se non lo sai sono qui con te
Siamo all'ultimo semaforo rosso, attento anche a questo dosso,
Qualche curva e sarò lì con te
Orfeo perché mi hai perso per sempre?
Questa svista vale come un incidente
C'eri davvero, c'eri veramente e ora rimani qui
E nel cassetto ci è finita anche la mia patente
Perché, perché, perché, perché, perché, perché, perché,
Perché, perché, perché, perché, perché, perché…
Amarsi in fila indiana non è un granché
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Te quiero Euridice Piacenza, Italy
bri e pitti
belli come il 🌞
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